Diventa sempre più importante adottare adeguate strategie di coperture del rischio per proteggere ed accompagnare figli e nipoti ad una vita autonoma ed alla formazione della famiglia.

 

In un’ epoca come quella che stiamo vivendo, caratterizzata da ansie e nuove paure per il futuro incerto dei nostri figli e nipoti, a seguito della precarietà ed intermittenza del lavoro, del minor reddito e di una conseguente aspettativa pensionistica  a basso tasso di sostituzione, sta emergendo un atteggiamento di maggiore responsabilità  delle famiglie ad auto-proteggersi, cercando  sul mercato  soluzioni  efficaci  di  mantenimento del benessere attuale e futuro.

Ragionare sul tema  del nuovo welfare familiare sta diventando, appunto,  una necessità ed una opportunità per costruire insieme  sistemi di  tutele evolutive  connesse  con la difficoltà dei giovani ad entrare nel mondo del lavoro, con la disoccupazione degli adulti, con le nuove  forme di famiglie “allargate”- che creano nuove povertà – e con  una posizione sociale meno agiata dei figli rispetto ai genitori  che, seppur appartenenti ad un  ceto medio stressato per il prolungarsi della crisi, è ancora e, fortunatamente, capace  di generare risparmi.

La consapevolezza di dover promuovere l’autonomia dei giovani, mobilitando le risorse familiari disponibili

Nel 2016, secondo un’indagine Ermeneia, oltre al tradizionale e prolungato atteggiamento tipico italiano, di care genitoriale, c’è stato uno scambio di aiuti economici intenso tra nonni, genitori,  figli e nipoti, per un valore di oltre 38 miliardi di euro.

Si è trattato non solo di aiuti in danaro ma anche di sostegno quotidiano, come servizi di assistenza, computer, cellulari, cibo, vestiti, etc etc., che ha interessato circa il 60% dei giovani.

Sul piano della valutazione sociale del fenomeno, trattasi di una consapevole propensione di tipo mutualistico -previdenziale   della famiglia ad investire una quota dei propri risparmi in favore dei rischi cui sono esposti i loro cari: una sorta di garanzia aggiuntiva all’indebolimento del welfare pubblico in favore della protezione dei rischi connessi al futuro incerto dei figli ed ad una promozione della loro autonomia economica e professionale.

E’ di tutta evidenza che tale fenomeno di nuovo welfare familiare, fornito da risparmio, reddito e patrimonio privato, rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo dell’eco sistema di welfare che incarna Federmanager  proprio per la sua stessa  natura di rappresentanza degli interessi del management industriale, delle  categorie professionali vicine e loro famiglie.

Federmanager saprebbe essere un carrier  ideale per  lanciare un progetto di ampliamento dei servizi agli iscritti con soluzioni assicurative innovative di natura previdenziale-finanziaria maggiormente appropriate ai cambiamenti dei bisogni sociali ed al peggioramento dello standard  di vita delle famiglie dei propri iscritti, generati dalla crisi economica-industriale e sociale.  

Servono servizi e prestazioni consulenziali per  favorire la decisione di acquisto  delle coperture assicurative per i rischi e/o per i piani di accumulo di capitale in favore dei figli

La preoccupazioni che indurrebbero a sottoscrivere forme di protezione per propri familiari sono ( indagine Ermeneia ) in ordine d’importanza:

  1. Malattia grave o un ‘invalidità del capo famiglia
  2. La morte di un componente familiare
  3. La perdita del posto di lavoro
  4. Il futuro incerto dei figli
  5. La non autosufficienza in vecchiaia
  6. La riduzione del reddito

Pertanto le nuove soluzioni assicurative di welfare familiare, opportunamente incentivate da appropriati sgravi fiscali, potrebbero concentrarsi sulle seguenti forme di protezioni di rischi o nuovi bisogni:

  1. A) salute per i figli, Infortuni, interruzione dell’attività lavorativa, disoccupazione e pensione.
  2. B) piani di accumulo di capitale finalizzato alla frequenza universitaria e acquisto prima casa, viaggi d’istruzione all’estero e di ricerca di lavoro, etc etc

Gli auspicati nuovi sgravi  fiscali  dovranno essere pensati ed attuati per favorire forme di protezioni assicurative integrative private che dal “basso” risalgano lungo la filiera delle nuove necessità familiari, ma in una logica di coinvolgimento responsabile dei beneficiari per la costruzione attiva  del loro futuro da adulti in base ad un sacrosanto principio  che per aumentare le opportunità del domani  occorre ridurre i consumi di oggi.

Praesidium, realtà quasi ventennale di consulenza in welfare e di brokeraggio assicurativo, del sistema Federmanager, vede in tale contesto una suggestiva opportunità per svolgere, in maniera competitiva ed  unica  nel mercato di riferimento, una positiva ed utile  attività  di consulenza di risk family  a tutto tondo (sanità, previdenza sostegno al reddito, flexible benefit etc. etc.), offrendo alle Associazioni territoriali ed ai loro iscritti un supporto di alfabetizzazione  e semplificazione  dei nuovi paradigmi dei rischi sociali.

Tale servizio, oltre a generare un salutare proselitismo, sarebbe tanto più richiesto ed apprezzato proprio nell’attuale contesto di mutamento antropologico del risparmio inteso, ormai, come investimento sociale a favore del benessere  delle nuove generazioni, secondo  i nuovi marker del mutamento sociale e dell’interruzione della linearità, conosciuta in passato per  il raggiungimento dell’età adulta.

 

Articolo a cura del Presidente Praesidium, Salvatore Carbonaro

Articolo Tratto da “Professione Dirigente – Agosto 2017 – N°54