Intervista al Vincitore della IV edizione del Premio Tesi di Laurea Praesidium, Federico Zelferino e alla Coordinatrice Area Culturale ISSD Adele Ercolano.
INTERVISTA A: Federico Zelferino
Perché ha deciso di candidarsi al Premio Tesi di Laurea Praesidium?
Principalmente sono stato spinto dall’idea che dopo il lavoro svolto per scrivere la tesi di laurea sarebbe stato un vero peccato “abbandonarla in un cassetto” ed ho ritenuto che il Premio Tesi di Laurea Praesidium rappresentasse una grande opportunità per valorizzare il mio lavoro.
Oggi è importante continuare a riflettere sul welfare aziendale. Dallo studio della sua tesi, quali motivi ritiene siano più rilevanti?
Uno dei principali motivi è proprio il momento storico che stiamo attraversando, contraddistinto da numerosi cambiamenti. Il welfare promosso dall’impresa rappresenta difatti una forma di innovazione sociale che agisce come strumento di supporto per il welfare pubblico in risposta alla crisi attuale. Ulteriore motivo è dato dal fatto che il welfare aziendale rappresenta uno strumento in grado di favorire uno scambio virtuoso fra miglioramento del benessere e del reddito dei lavoratori e una maggiore efficienza produttiva dell’impresa, della sua organizzazione ed in generale della qualità del lavoro. La finalità ultima dell’impresa, ossia far crescere il suo valore economico, si realizza dando rilevanza alla potenzialità di produrre risultati migliori e ciò si può ottenere solo attraverso la coesione di interessi di tutti i partecipanti dell’organizzazione d’impresa, progettando e finalizzando azioni che vedano le aziende lavorare con e per i propri dipendenti e le loro comunità. Quello che si sta lentamente creando intorno al welfare aziendale appare quindi come un vero e proprio circolo virtuoso che genera una ricaduta positiva in termini di risposta ai bisogni dei lavoratori ma anche di crescita e sviluppo per la comunità.
Il 9 novembre scorso le abbiamo assegnato il Premio. Può raccontarci come ha vissuto il momento?
La consegna del Premio è stato un momento indimenticabile, un misto di felicità e orgoglio che ricorderò per sempre. Non nascondo di aver provato anche un po’ di agitazione quando ho visto la sala dell’hotel piena: non avevo mai tenuto un discorso davanti ad una platea così numerosa e composta da professionisti dell’impresa e del mondo accademico.
INTERVISTA A: Adele Ercolano – Coordinatrice Area Culturale ISSD
Il 9 novembre si è conclusa la terza edizione del “Premio Tesi di Laurea – Praesidium-Welfare aziendale”. L’Istituto di Studi Superiori sulla Donna dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum in collaborazione con Praesidium ha conferito il premio a Federico Zelferino per la tesi “Il ruolo del welfare occupazionale a supporto del welfare state”, che analizza come gli esponenti del secondo welfare abbiano svolto un ruolo non indifferente nel sopperire alle mancanze di protezione sociale, mettendo in risalto la figura dell’impresa e dell’imprenditore nel promuovere il benessere del dipendente e della comunità in generale.
Quali sono i nodi principali della tesi?
La tesi di Federico Zelferino dal titolo “Il ruolo del welfare occupazionale a supporto del welfare aziendale” è una tesi molto ben struttura di circa 200 pagine e articolata in 4 capitoli che analizza il tema del welfare occupazionale come strumento polifunzionale capace di supportare il welfare state nel fornire protezioni e tutele alla popolazione.
La tesi indaga come gli esponenti del secondo welfare hanno svolto un ruolo non indifferente nel sopperire alle mancanze di protezione sociale, mettendo in risalto la figura dell’impresa e dell’imprenditore, e del suo impegno nel promuovere il benessere dei dipendenti e della comunità in generale.
Nella prima parte del suo lavoro propone una analisi storica e comparata della formazione dello stato sociale, le sue tappe principali, dalla nascita dei bisogni all’interno della comunità fino ai tempi più recenti con la spiegazione delle molteplici cause che hanno portato alla crisi dello Stato Sociale.
Il secondo capitolo più specificamente invece affronta l’arretramento del welfare pubblico nella crisi economica. Zelferino si concentra sull’attuale contesto di crisi che ha fatto emergere la presenza di nuovi rischi sociali e di come il welfare aziendale fornisca mezzi di protezione nuovi e sia un valore “condiviso”.
Nella terza parte del suo lavoro ha poi approfondito l’evoluzione normativa a sostegno del welfare nelle aziende in Italia dal punto di vista fiscale.
Quale è la conclusione o il punto di arrivo?
La tesi dunque analizza i limiti e le disfunzioni del welfare pubblico e l’offerta di benessere sociale integrativo, sottolineando come il contributo dei soggetti privati alla costruzione dello stato sociale non sia una novità dei tempi recenti.
Dalla sua analisi emerge che la crisi del welfare state richiede un nuovo approccio nel garantire benessere, individuato nel paradigma dell’innovazione sociale e di come l’approccio al welfare sia diventato sempre più proattivo.
Nuovi e vecchi attori già presenti nella formazione dello Stato Sociale sono cosi impegnati con strategie ed idee per soddisfare lo sviluppo economico e sociale della comunità di riferimento. Fra queste si considerano le imprese come luogo di aggregazione della domanda e dell’offerta di welfare.
La tesi si conclude con il capitolo dedicato allo stato dell’arte del welfare occupazionale in Italia, presentando alcune best practices frutto di mirate collaborazioni con e fra le parti sociali, amministrazioni locali e imprese.
Dal lavoro fatto dunque per concludere emerge che il valore aggiunto delle iniziative di welfare aziendale risiedono nella capacità di intervenire in maniera sempre più puntuale e personalizzata sui bisogni generando un plusvalore difficilmente raggiungibile tramite un’offerta di servizi standardizzati.
Quali sono stati le motivazioni per l’assegnazione del premio?
La tesi è molto ben strutturata, affronta il tema del welfare da un approccio polivalente con una chiara prospettiva storica, economica, sociale, giuridica e fiscale, sottolineando l’importanza della centralità della persona e di come l’attenzione ai suoi bisogni garantisce il futuro del lavoro nell’impresa.
Il lavoro svolto approfondisce l’evoluzione del welfare e la sua espansione fino ai giorni nostri, offrendo validi spunti per comprendere meglio le criticità e le sfide del welfare oggi, quale leva per lo sviluppo economico e sociale.
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