Praesidium è il broker di riferimento del sistema di rappresentanza Federmanager e del fondo sanitario Assidai, dal 2005 opera proprio nella distribuzione di soluzioni assicurative sanitarie integrative degli enti di sistema e di altri fondi categoriali. Il nostro principale compito è far sì che i prodotti siano in compliance con i dettami previsti dalle fonti istitutive, in particolare dal Contratto Collettivo Nazionale, fornendo una consulenza e un servizio personalizzato ai nostri assicurati. A differenza degli altri broker generalisti o più orientati al business, Praesidium persegue anche un mandato “aggiuntivo” ovvero fornire la massima chiarezza su contenuti ed esclusioni delle polizze.
Il CCNL, art 12, pone in capo all’azienda alcuni obblighi assicurativi: il comma 2 prevede l’obbligo di assicurare i propri dirigenti in caso di infortunio professionale ed extraprofessionale, senza applicazione di alcuna franchigia, con dei massimali variabili in base alle retribuzioni annuali lorde (Ral); il comma 5 prevede invece una copertura caso morte ed invalidità permanente e totale (ovvero superiore ai 2/3) con somme specifiche e differenziate in caso di dirigente single o con coniuge o familiari a carico. La prima copertura viene da noi divisa in due per garantire il massimo beneficio fiscale all’azienda, distinguendo tra una polizza per infortuni professionali a contraenza diretta, e una per infortuni extraprofessionali a contraenza cassa, per usufruire della riduzione al 10% della contribuzione previdenziale; la nostra convenzione infortuni offre anche delle garanzie aggiuntive come il rimborso spese mediche e infortuni entro un massimale di 10mila euro senza alcuna franchigia per spese non sempre coperte dai fondi assicurativi, come le spese fisioterapiche. La seconda copertura viene proposta solitamente a contraenza Cassa di assistenza – sempre per consentire la riduzione al 10% – o in ottemperanza al comma 8 del suddetto articolo, accompagniamo l’azienda nell’impostazione maggiormente conveniente a livello fiscale. Diventa dunque fondamentale valutare esclusioni e massimali per conoscere ogni rischio. In capo all’azienda ricade anche la tutela legale e la responsabilità civile del dirigente: ma in questo caso non si tratta di un obbligo assicurativo, ma è consigliabile per l’impresa strutturare anche in quest’ambito una polizza ad hoc. In ogni caso, il vero banco di prova di ogni polizza è rappresentato dal momento in cui si verifica il sinistro e dall’assistenza fornita a chi ne è vittima. L’attività principale di un broker dovrebbe essere quella di fornire chiarezza sui contenuti, assistenza, aspetti qualitativi di cui si valuta l’impatto, purtroppo, troppo tardi. La pandemia ha di certo aumentato le preoccupazioni. Per quanto riguarda i dirigenti, il Fondo Fasi non prevede esclusioni di conseguenze dirette o indirette da situazioni pandemiche. Nelle aziende è cresciuta perciò l’attenzione rivolta ad altre categorie ed in questo ultimo anno abbiamo assistito ad un proliferare di prodotti assicurativi veloci e a basso costo per far fronte all’emergenza Covid, ma ancor oggi la situazione è gestita interamente dal Servizio Sanitario Nazionale, per cui ha poco senso prevedere un rimborso delle spese mediche da pandemia In questa fase è più importante sensibilizzare le aziende affinché possano offrire una somma o una copertura in più ai dipendenti e alle loro famiglie.
Resta centrale, anche, il valore degli accordi di secondo livello in quanto solo attraverso un accordo o un regolamento aziendale, l’impresa può allargare le coperture a favore dei propri dipendenti e dirigenti. L’intervento del broker, in questo caso, serve a garantire che quanto stabilito dall’accordo o regolamento sia redatto a piena coerenza con le condizioni contrattuali, evitando di esporre a rischi l’azienda: la principale richiesta oggi è quella di allargare le tutele del welfare a tutta la famiglia.